Natale è il momento dei doni, da fare e da ricevere, da regalare ma anche da regalarsi.
Ci ho pensato un po’ su, e fra l’essere materialistico che è in ognuno di noi, e l’essere più profondo e sentimentale, ecco i miei desideri di Natale.
Desidero una crema idratante per il corpo, magari insieme a uno scrub, per rendere la pelle soffice e liscia, per cullarmi nell’avvolgente sensazione di una coccola tutta per me. Una macchina per il latte schiumato, che mi ricordi mattine iniziate con flat white e latti macchiati, tempi sereni e momenti felici. Una nuova tazzina da caffè e magari un piattino da abbinarci, perché di questo mio essere materialistico, tazze e piatti la fanno da padrone. Un maglione caldo ed avvolgente dal tema invernale, che ripari dal freddo e rassicuri l’anima. Un nuovo filo di lucine da mettere in camera, e insieme anche un po’ di spazio in più. Un pranzo infrasettimanale alle Colline Emiliane, con tortellini in brodo e carrello dei bolliti, per coccolare lo stomaco, ma anche gli occhi, l’anima e i (bei) ricordi in cui è bello rifugiarsi ogni tanto. Un cappotto beige, che al pari di tazze e piattini, anche di cappotti non se ne hanno mai troppi, e la tee bianca con la mia iniziale di Lamplighter London. Uno specchio a forma di palloncino. Un treno per Venezia, un altro per Milano, e il tempo per guardare fuori dal finestrino perdendomi nei panorami italiani e nei meandri della mia testa. Un volo per Parigi, un pain au chocolate, una passeggiata a Saint Germain, una foto sulla Senna. “I doni di Irene” di Irene Berni, “Inkspired” di Betty Soldi, un libro pieno di foto che siano fonte di sogni e di nuove ispirazioni. Un profumo che possa caratterizzare questo inverno, di quelli che quando li risenti dopo tempo, riaffiorano alla memoria ricordi belli. Le mie foto stampate in versione Polaroid, a portata di occhi e di cuore.
Desidero il tempo. Quello che permetta di rendere tutto più possibile, quello in cui perdersi facendo ciò che si ama, quello in cui ascoltarsi, ritrovandosi con coraggio e senza paura. Coraggio. Ecco, di coraggio ne vorrei un po’ di più, grazie. Coraggio di amare, ma soprattutto di amarmi. Di fare nel concreto, oltre che di sognare. Coraggio nell’essere, nel parlare, nel creare, nell’iniziare e nel portare avanti. Desidero sorrisi, e non per egoismo, ma i primi sorrisi che desidero per questo Natale sono i miei, che mi mancano da un po’. Quelli della mia famiglia, dei miei amici, degli amori che porto nel cuore, delle persone speciali che con quei sorrisi hanno conquistato pezzi del mio cuore. Desidero il dono della temperanza, qualche risposta e magari nuove domande.
Desidero una strada, desidero una scelta, desidero un po’ di serenità.
E tanti, tantissimi sorrisi (magari con un bel rossetto che abbellisca ancor di più il tutto, e la mia coroncina di Natale…)
Stay tuned!
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